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Il blog di Oreste Patrone


Chiarimenti

In seguito alla pubblicazione del primo articolo della serie dedicata all’Educazione provinciale, alcuni di voi si sono espressi con dei commenti che m’impongono di fare due precisazioni. 

La prima riguarda lo scopo degli articoli.

Educazione provinciale è il titolo di una serie, alla quale lavoro da tempo, dedicata ai miei ricordi del periodo in cui ho servito sotto il vessillo del leone coronato d’oro. Gli articoli parlano di cosa la Provincia di Gorizia abbia significato per me, delle esperienze professionali e umane che ho potuto fare in quegli anni e anche dopo, quando la Provincia aveva cessato di esistere e ne portavo con me il ricordo. Tutto qui. A volte, scherzando con le mie colleghe triestine, dicevo che se volevano trovare la Provincia di Gorizia non dovevano cercarla sulle carte geografiche ma altrove – e indicavo il centro del mio petto. Scherzavo [ma neanche tanto].

La seconda cosa riguarda l’idea che quando parlo della Provincia come di una famiglia voglia paragonarla a un luogo idilliaco, dove tutti vanno d’accordo, i problemi non esistono e le persone si vogliono tutte bene. Se un luogo del genere esiste, di certo non è una famiglia. Quello che voglio dire è che quelli di noi che ci credevano formavano una comunità connotata da una forte identità di gruppo. Non andavamo tutti d’accordo e non ci volevamo tutti bene. Però eravamo una famiglia.

– Educazione provinciale



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