La mattina del 12 ottobre 1492, al termine di un viaggio durato più di un mese, Cristoforo Colombo sbarcò nel Nuovo Mondo, su un’isola che battezzò Isla San Salvador. Questa data segnò l’inizio alla colonizzazione europea delle Americhe e la fine del Medioevo. Tanta roba.
Cinquecento anni dopo, la mattina del 2 gennaio 2017, alle 7:28, Oreste Patrone sbarcava in Regione.
Non avendo ancora il badge regionale, timbrai con quello della Provincia. Attesi qualche secondo, per sicurezza, ma nessuna folgore squarciò il palazzo per punirmi e potei tirare un sospiro di sollievo. Mi era stato detto dai colleghi passati prima di me, infatti, che la Regione prendeva molto seriamente la questione delle timbrature [non che la Provincia non lo facesse, sia chiaro] ma si diceva che un’anomalia comportasse nei casi minori la punizione corporale e nei peggiori la crocifissione in pubblica piazza del dipendente distratto. Col tempo compresi che le cose non stavano proprio così ma a quel tempo, dubbi del genere contribuivano ad aumentare la sensazione di disagio generale.
Comunque sia, al marcatempo l’avevo passato liscia ma restava aperta una questione: a chi ci saremmo dovuti rivolgere per eventuali problemi? La risposta arrivò parlando con un collega, il quale mi disse di non preoccuparmi, perché le anomalie legate al periodo di transizione tra i due sistemi sarebbero state risolte da quelli del personale.
Poiché volevo costruirmi un po’ di coordinate del Nuovo Mondo, chiesi al collega chi fossero costoro, i loro nomi. E qui feci la mia prima scoperta: contrariamente a quanto avevo sempre pensato in Regione non c’era un ufficio del personale unico, accentrato e anonimo a cui si rivolgevano tutti, ogni Direzione aveva il proprio. Più precisamente, ogni Direzione aveva i propri referenti. Scoprii così due colleghe gentilissime, due persone competenti, disponibili e pazienti alle quali nei mesi seguenti rivolsi domande su domande, alcune penso un milione di volte, perché alcune cose proprio non mi entravano in testa. Furono i primi capisaldi nel Nuovo Mondo. Le loro risposte, infatti, diminuirono la sensazione di disorientamento dei primi tempi, cosa non da poco in una situazione inedita come quella che stavamo affrontando.
Il Nuovo Mondo era ignoto ma non era ostile.
Come inizio, poteva bastare.
– Educazione provinciale


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