Mogwai
The word mogwai is the transliteration of the Cantonese
word meaning “monster”, “evil spirit”, “devil” or “demon”
Quando arriva Natale, una delle cose che non mi faccio mancare mai è la visione di Gremlins. Scritto da Chris Columbus e diretto da Joe Dante, Gremlins è considerato un cult e uno dei classici natalizi per eccellenza; e questo, sebbene per motivi di concorrenza tra la Warner Bros e le altre majors sia stato distribuito nelle sale in piena estate, l’8 giugno 1984.
La storia la conoscete tutti.
Pochi giorni prima di Natale, l’inventore Rand Peltzer cerca un regalo per suo figlio Billy. In un negozio di cianfrusaglie a Chinatown scopre Gizmo, un mogwai, un bizzarro e adorabile animaletto diverso da qualunque altro Rand abbia mai visto prima. Mr. Wing, il proprietario del negozio, si rifiuta di venderglielo ma suo nipote, preoccupato per le loro precarie condizioni finanziarie, glielo consegna di nascosto, avvertendolo di rispettare tre semplici regole:
1. Mai esporlo alla luce forte, che lo irrita, e soprattutto quella del sole, che lo ucciderebbe.
2. Mai bagnarlo né dargli acqua da bere.
3. Mai nutrirlo dopo la mezzanotte.
Rand torna a casa col suo regalo per Billy e, neanche a dirlo, nell’arco di pochi giorni, una dopo l’altra vengono infrante tutte le regole e la tragica catena di eventi che ne conseguirà vedrà la cittadina di Kingston Falls ridotta in ginocchio da un’orda di creature dispettose a maligne: la progenie demoniaca di Gizmo.
Ho sempre pensato che Gremlins contenesse molti messaggi di critica nei confronti della società dei suoi tempi, molti dei quali ancora attuali. C’è la critica dell’accelerazione tecnologica, rappresentata da Rand, il padre inventore “Idee fantastiche per un mondo fantastico”, una rincorsa che culmina in esiti a volte comici e maldestri [come non ricordare il kit da viaggio che questi propone – o piuttosto propina – alla convention degli inventori e più tardi alla stazione di servizio]. Sempre Rand, che compra un mogwai, solo perché lo trova carino e insiste quando Mr. Wing si rifiuta di darglielo, offrendogli più soldi, è l’esempio di un’ignoranza che semplifica ciò che non capisce pur di appropriarsene per trarne appagamento. Non importa che le intenzioni di Rand siano buone, che egli non desideri il male di nessuno, perché la conoscenza è prerequisito indispensabile di qualunque scelta consapevole.
Non si può amare davvero qualcosa che non si comprende. Gizmo è probabilmente l’unico esemplare di una specie antichissima e molto pericolosa, che non ha bisogno di un padrone ma di un Custode, di qualcuno che oltre ad amarlo abbia rispetto dell’oscuro potere che che si nasconde dentro quel tenero esserino dal nome inquietante, mogwai, tenuto a bada solo dalla scrupolosa osservanza di tre regole. Ce lo dice chiaramente, Mr. Wing: “Con il mogwai viene molta, molta responsabilità.”
Il male che si abbatte su Kingston Falls viene liberato dall’ignoranza e dalla disattenzione di persone impreparate. Kingston Falls viene rasa al suolo, muoiono delle persone e l’infausta catena di eventi che porta a questo inizia fuori da un negozio di Chinatown, nel momento in cui per duecento dollari un uomo ignorante, ancorché armato delle migliori intenzioni, pensa di poter comprare un cucciolo e invece si porta a casa un potere antico che non è in grado di comprendere e di controllare del quale, suo malgrado, subirà le conseguenze insieme a tutta la sua famiglia.
Questo, in sintesi, quanto ci ho sempre visto io in questo film scassone e divertente senza il quale, almeno per me, non è veramente Natale.



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