Nel gennaio del 2014 inaugurò, al Tiare Shopping di Villesse, il Punto informazioni della Provincia di Gorizia.
Quello spazio, fortemente voluto dall’amministrazione Gherghetta, doveva essere una vetrina sulle opportunità offerte dal nostro territorio in termini turistici, enogastronimici – culturali nel senso più ampio del termine – con particolare attenzione al tema della Grande Guerra.
All’epoca ero abbastanza scettico su quell’iniziativa. Ciò nondimeno, quando nel 2019 scoprii che l’avevano chiuso ci rimasi male.
Sebbene anche quel luogo, come tutto ciò che era appartenuto alla Provincia, fosse diventato della Regione, il fatto che non avessero sostituito i loghi e le insegne l’aveva reso, ai miei occhi, un luogo sospeso, un pezzo di Provincia sopravvissuto all’impeto riformatore; un ultimo, dimenticato baluardo che resisteva al processo di cancellazione dell’Ente dalla memoria collettiva.
Quando ci passavo davanti, mi fermavo a guardare le vetrine in preda alla nostalgia e mi chiedevo se quelle ragazze – sempre diverse – che sedevano dietro al bancone informativo sapevano di essere le ultime vestali di un tempio in sfacelo o se, piuttosto, si limitavano a stare lì per il tempo pattuito e fine. Del resto, nessuno aveva impartito loro un’educazione provinciale.
Quel giorno, mentre sostavo davanti all’Infopoint chiuso, mi tornarono in mente le parole che Ulisse pronuncia nel finale di Troy: “Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai.”



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