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Il blog di Oreste Patrone


The “King Kong” Speech

È noto così, in inglese, il monologo che Denzel Washington recita nel finale di Training Day. Tony Sokol, su Den of Geek, lo ha definito uno dei migliori di sempre e nel 2020, Vanity Fair ha inserito tra le venticinque scene più influenti del cinema mondiale. Eppure, nella sceneggiatura originale di David Ayer il discorso di Alonzo è diverso e più breve. Fu il regista, Antoine Fuqua a spiegare in una intervista che il risultato finale fu il frutto dell’improvvisazione di Washington.

Ecco, infatti, la versione di Ayer:
“Disloyal fool-ass bitch-made punks!
Put cases on all y’all! Whole crew’s going to Folsom. Solitary for life. No human contact. Fuck y’all.
That’s right. That’s right.
I’ll burn this down. Take it all down. Walk away. See what happens. “

e questa è quella di Denzel Washington:
“You think you can do this to me?!
You motherfuckers will be playing basketball in Pelican Bay when I get finished with you! SHU program, nigga. Twenty-three hour lockdown!
I’m the man up in this piece! You’ll never see the light of… who the fuck do you think you’re fucking with?
I’m the police. I run shit around here, you just live here.
Yeah, that’s right, you better walk away! Go on and walk away, ’cause I’m gonna burn this motherfucker down. King Kong ain’t got shit on me!
That’s right, that’s right.
Shit, I don’t, fuck. I’m winning anyway, I’m winning. I’m winning any motherfucking way. I can’t lose.
Yeah, you can shoot me but you can’t kill me.”

Tanta roba.

Infine, per completezza, aggiungo anche la versione italiana:
“Pensate di poter fare questo a me?!
Vi ritroverete tutti a giocare a basket nella prigione di Pelican Bay, quando avrò finito con voi; a cucire le scarpe, negri. Ventitré ore sottochiave.
Sono onnipotente in questo posto. Io vi muro tutti vivi… ma con chi cazzo credete di avere a che fare?
Io sono la polizia. Io comando qui, voi ci vivete e basta.
Bravi, andatevene via che è meglio, andatevene via che sto per distruggere questa merda di quartiere.
King Kong non è un cazzo in confronto a me!
Come vi pare, come vi pare.
Tanto frega un cazzo: io vinco sempre. Io vinco. Io vinco in qualunque modo del cazzo. Non posso perdere.
Potete spararmi ma non potete uccidermi.”

È l’apice del delirio di onnipotenza di Alonzo, che arriva addirittura a porre se stesso al di sopra di un kaiju, nel tentativo estremo e disperato di ristabilire la sua supremazia nel quartiere dopo che tutti lo ha visto soccombere di fronte a Jake. Ma non sortisce alcun effetto: nessuno ha più paura di lui, tutti sanno che è solo questione di ore prima che Alonzo faccia i conti con le conseguenze delle sue azioni.
È finita.



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