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Il mio amico morto

Io ho un amico morto.Si chiamava Carlo Alberto. Si chiama ancora così.L’8 agosto 1916, a vent’anni, in località Grafenberg sul Monte Calvario – giovane sottotenente della milizia territoriale del 231mo reggimento della brigata Avellino – morì lanciandosi su una granata per proteggere i suoi compagni. Continue reading
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La serra dei sentimenti

Recentemente, parlando con un’amica e lamentandoci dei rispettivi ritmi di vita, discutevamo di quanto non sia sempre facile fare quelle scelte che porterebbero a un alleggerimento. Ridurre gli impegni, dire qualche “no” in più, concedersi un po’ di respiro. Continue reading
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Il pensiero sorvegliato

Lo scorso settembre, nella Southwestern Middle School di Deland, Florida, un ragazzino di tredici anni ha digitato su un chatbot di intelligenza artificiale la domanda “Come posso uccidere il mio amico in aula?”. La frase è bastata a far scattare un protocollo d’emergenza. L’algoritmo del sistema di sorveglianza scolastica, progettato per monitorare in tempo reale le attività Continue reading
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I compromessi dell’habitat umano

Tempo fa, rientrando da Trieste, mi sono trovato a riflettere sui compromessi che ogni essere umano accetta nel modellare la propria esistenza. Continue reading
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L’Eroe dell’Era Glaciale

Chi scrive di storie ha presente un principio semplice della costruzione narrativa: quando si ha un dubbio su chi sia il vero protagonista, basta guardare chi è il personaggio che cambia di più. Non conta chi parla di più o chi occupa più tempo sullo schermo, ma chi attraversa la trasformazione interiore più radicale. Guardando Continue reading
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Dove siamo passati

A volte mi chiedo cosa ci faccio qui. Non credo di essere l’unico: molti di noi sentono il bisogno di sapere quale sia il proprio scopo, forse per sentirsi un po’ meno irrilevanti, forse perché vogliono credere di essere qualcosa di più di un piccolo ingranaggio in una macchina immensa, di cui ignorano funzionamento e finalità. Continue reading
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I miei margini

Nel film Little Buddha, per proteggere il giovane principe Siddhārtha dal destino che gli è stato profetizzato dall’astrologo Asita, suo padre Suddhodana decide di rinchiuderlo nel palazzo reale, circondandolo di agi e lussi. Quando lui chiede di uscire, il Re mette in scena una parata in cui il figlio può sfilare felice a bordo di Continue reading
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C’era una volta

“Molto di ciò che era è perdutoperché ora non vive più nessuno che lo ricordi”Galadriel Negli articoli a mia firma apparsi recentemente su alcune riviste di diritto ambientale, c’è un tema ricorrente che non ha niente a che fare con l’analisi sistemica e l’ermeneutica delle fonti. È il tema del ritorno al passato. Continue reading
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Il Reame che non c’è

Il motivo per cui non amo le trasmissioni che raccontano matrimoni, cerimonie o feste di certe famiglie meridionali non è una forma di snobismo. Il punto è che quel tipo di narrazione alimenta e rafforza lo stereotipo del meridionale ignorante, pacchiano, che interpreta ogni ricorrenza familiare come un’occasione di esibizione, una caricatura, vestendosi come un Continue reading

